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sabato 22 ottobre 2016

Anna Hathaway e il colossal

Bella con Capelli lunghi e vaporosi, fitta frangetta e uno sguardo a stupito: nella nuova immagine di Colossal, lo strano monster movie di Nacho Vigalondo, Anne Hathaway ci ricorda tanto se stessa circa dieci anni fa, quando trotterellava confusa dietro alla Anne Wintou... ehm, Miranda Priestly (Meryl Streep) ne Il diavolo veste Prada.
In Colossal la Hathaway interpreta Gloria, una donna che dopo aver perso il lavoro ed il ragazzo per colpa della sua sfrenata vita sociale decide di abbandonare New York e tornare alla sua città d'origine, dove si riunisce con l'amico d'infanzia Oscar (Jason Sudeikis); ma presto si rende conto che l'attacco della lucertola gigante accaduto a Tokyo e del quale segue le notizie dai telegiornali potrebbe essere collegato a lei, tramite il potere della sua mente.
Per prevenire ulteriore caos Gloria dovrà scoprire perché e fino a che punto la sua vita insignificante abbia un impatto così massiccio sugli eventi del mondo. "Il film nasce dal mio ovvio amore per i mostri al cinema,e sono sempre rimasto affascinato dalla possibilità di calare una storia di monster movie in una più a misura d'uomo" ha detto Vigalondo. "Questo è un monster movie che incontra un piccola dramma indipendente, ed è un mix interessante". Anne Hathaway ha svelato che il momento in cui ha conquistato il premio Oscar per la sua interpretazione nel film Les Misérables non è stato particolarmente felice.
Intervistata da The Guardian, l'attrice ha raccontato: "Mi sono sentita davvero a disagio. Avevo in un certo senso perso la testa girando quel film e non ero ancora ritornata in me. Poi ho dovuto stare in piedi davanti alle persone e provare qualcosa che non sentivo. E' qualcosa di ovvio, vinci un Oscar e dovresti essere felice. Io non mi sentivo in quel modo".
La star ha proseguito: "Mi sembrava sbagliato che fossi lì con un abito che costava più di quanto alcune persone guadagnino nella loro vita e a vincere un premio per aver rappresentato il dolore". Anne ha quindi concluso il suo racconto: "Ho finto di essere felice e le persone me lo hanno fatto notare. Quella è la verità ed è ciò che è successo. Fa schifo. Ma quello che si impara da un'esperienza simile e che puoi solo sentirti morire di imbarazzo, non muori realmente".

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